Lo zazen è inutile
Per tutta la vita, Sawaki roshi ha ripetuto ” lo zazen è inutile “. Nel 1941 fui ordinato monaco e diventai suo discepolo. Poco dopo mentre camminavo con lui, gli chiesi: ” Io sono una persona molto debole. Se studierà sotto la sua guida e praticherà lo zazen con lei per molti anni e fino alla fine dei suoi giorni, potrò diventare un po’ più forte?”.
Rispose immediatamente: ” No, non potrai. Per quanto possa essere dura e lunga la pratica, in realà lo zazen è inutile. Io non sono diventato quello che sono grazie allo zazen. è per natura che sono questo tipo di persona. In questo, non sono cambiato per niente “.
Come si sa, Sawaki roshi era un uomo generoso, libero e spiritoso, ma attento e concentrato. Egli incarnava l’immagine dell’antico maestro zen. Ascoltando la sua risposta pensai: ” Anche se il roshi parla così, se continuerà a praticare lo zazen potrà diventare una persona migliore “. Con questa aspettativa, l’ho assistito e ho continuato ininterrottamente a praticare lo zazen con lui.
Morì il 21 dicembre dello scorso anno. Tra poco ricorrerà il primo anniversario della sua morte. Ultimamente ho riflettuto sul mio passato, e ora capisco che davvero lo zazen è inutile. Sono ancora un codardo e non sono per niente diventato come Sawaki roshi.
Alla fine sono arrivato a una conclusione. Una viola fiorisce da viola e una rosa fiorisce da rosa. Le viole non hanno alcun bisogno di desiderare di diventare rose.
Kodo il senza dimora
di
Kiyshi Uchiyama – Shohaku Okumura